Sandor Marai

Divorzio a Buda

Sandor Marai

Adelphi 2002

Collana Biblioteca Adelphi 426

Traduzione di Laura Sgarioto

Brossura editoriale con sovraccoperta illustrata, in 8vo, pp. 200

Usura ai margini della sovraccoperta, bene per il resto, sottolineature a matita non invasive

ISBN 8845917037

5,00

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COD: S13.048/800 Categorie: ,

Descrizione

Perché l’incantesimo sia spezzato, perché le mura della fortezza non crollino appena costruite, occorrerà murare vivo un essere amato, e toccherà alla moglie del capo dei muratori: così narra la ballata popolare che Márai mette in epigrafe a questo romanzo. E proprio Kömives, in ungherese muratore, si chiama il protagonista – e forse anche lui ha dovuto soffocare qualcosa di vivo perché la sua sobria, regolata esistenza di giudice integerrimo, marito esemplare, e strenuo censore di tutti quegli aspetti della vita moderna che minacciano di sovvertire l’ordine sociale, possa restare salda sulle sue fondamenta. Ma ciò che è stato murato e soffocato prima o poi riemerge. Accade, come per caso, allorché Kristóf Kömives si trova a dover sciogliere dal vincolo matrimoniale Imre Greiner, un medico che è stato suo compagno di scuola, e Anna Fazekas, che il giudice aveva incontrato qualche volta, molto tempo prima, all’epoca in cui lui era ancora un giovane praticante legale e lei una «ragazza da marito». Ma la sera che precede l’udienza Kömives, rincasando a tarda ora, trova ad aspettarlo Greiner, e da lui apprende che un evento atroce è sopravvenuto a rendere inutile la sentenza. Nel corso di un tormentato faccia a faccia che durerà fino alle prime luci dell’alba, Greiner racconterà a Kömives la sua storia con Anna – e soprattutto pretenderà da lui una risposta, prima che tutto sia finito. A sua volta, Kömives scoprirà le verità che i sogni della notte svelano e le luci del giorno non possono che occultare. Un triangolo amoroso tutto intessuto di passioni negate, di silenzi e di impossibili confessioni: questo il tema di Divorzio a Buda, che Márai scrisse pochi anni prima delle Braci e che del capolavoro a venire ha già tutta la magistrale, implacabile, bruciante esattezza.

Scritto nel 1935, Divorzio a Buda ebbe una seconda edizione, rivista dall’autore, nel 1939.

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