Descrizione
“Dodici anni vissuti da inviato nel Libano sconvolto dalla guerra, dalle lotte tra fazioni e infine da una pace “appiccicosa” che, a volte, sembra peggiore dei colpi di mortaio. Dodici anni raccontati da un giornalista. Antonio Ferrari, che svela retroscena, paradossi, e quotidianità di una guerra infinita, tutti contro tutti, in una situazione in cui poche centinaia di metri separano disperazione, fame e lutto da case lussuose dove si banchetta con aragoste fresche e champagne. In questo scenario surreale, dove ogni nuovo giorno potrebbe essere l’ultimo e dove nessuna “linea verde”, come quella che divide Beirut est, riesce veramente a separare il bene dal male, spicca la figura di Sami, autista-guardia del corpo-amico, a cui il libro è dedicato. Un personaggio straordinario che, anche nel destino che lo attende, sembra riassumere tutte le contraddizioni di un paese che non riesce a essere veramente in pace.”