Bruno Munari

Alfabeto Lucini progettato da Bruno Munari

Bruno Munari

Edizioni d’Arte Lucini 1987
In-4° (30x22cm), pagine 40 (non numerate) con i disegni dell’artista a colori. Bellissima cartella editoriale con dorso a spirale e camicia in brossura a stampa con nastrino in tela grigia. La cartella si compone di 20 carte con riprodotti al recto i progetti delle varie lettere dell’alfabeto, e 14 carte con variazioni grafico-tematiche sulla lettera &. Testo introduttivo di Munari. Edizione originale, fuori commercio, copia ad personam

Copertina integra e in buone condizioni, lievi segni del tempo con minimi cenni di scoloritura, segnetti d’uso con margini e spigoli lievemente smussati e nastrino con pieghe.
Pagine integre e senza segni d’uso, anch’esse con margini e spigoli lievemente smussati e minimi accenni di sporcatura. Prime tavole lievemente slittate verso lo spiralato. Copia molto buona; vedere corredo fotografico

340,00

1 disponibili

Descrizione

In occasione della mostra monografica di Bruno Munari a palazzo Reale di Milano nel 1987, Ferruccio e Giorgio Lucini pubblicarono gli schizzi dell’alfabeto fantastico da lui disegnato per celebrare i 63 anni dell’attività di famiglia, l’Officina di Arti grafiche Lucini; il sodalizio tra i raffinati tipografi e il grande artista era di lunga data, con la pubblicazione anche dei famosi “libri impossibili” di Munari, stampati in decine di formati e colori diversi, che senza Lucini impossibili sarebbero stati davvero. Nacque così l’Alfabeto Lucini, bellissima cartella editoriale, fuori commercio, di sole copie ad personam, con tavole che necessitarono di 28 passaggi di colore per rendere perfetto l’effetto della grafite, del pennarello, dell’evidenziatore, del disegnato a mano.

Il progetto, anche poi realizzato in opere da Marco Ferreri ed esposto in occasione della mostra, così veniva raccontato dallo stesso Bruno Munari nel testo introduttivo, in un dialogo immaginato con Giorgio Lucini:

“Perché non facciamo una fantasia sull’alfabeto, dato che tuo nonno, tuo padre e tu ci siete sempre immersi? Un alfabeto fantastico, imprevisto, con le lettere tutte diverse di dimensioni, di forma, di materia, di colore; buttate per aria con allegria.

Mi piace, credo che potrà essere divertente trovarsi mescolati alle lettere dell’alfabeto, una appesa al soffitto, una di cemento appoggiata a terra (la K), una segnata sul vetro della finestra con la calce (la S), una fatta di tela, un col bambù, una di rame, una…

Bellissimo, fammi degli schizzi e poi vediamo.

La M potrebbe essere una grande sciarpa appoggiata a emme su di un bastone orizzontale.
Le E e la F potrebbero essere tornite in ottone.”

Informazioni aggiuntive

Autore