Chi comanda il mondo. Rivista italiana di geopolitica Limes 2/17

GEDI editoriale
Brossura editoriale, in 8vo grande, pp. 264, disegni in b/n e alcune tavole a colori f.t.
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Descrizione

L’impero non è un affare. Editoriale

LA SENSIBILITÀ IMPERIALE DEGLI STATI UNITI È IL DESTINO DEL MONDO
La parabola dell’impero Usa, dalle origini all’egemonia planetaria, sotto forma di globalizzazione. L’importanza del controllo dei mari, dell’assorbimento di merci straniere e dell’assimilazione degli immigrati. Perché Trump non può distruggere questa architettura. Di Dario Fabbri

LA RIVOLTA AMERICANA CONTRO L’IMPERO DEGLI STATI UNITI
Dietro all’ascesa di Trump c’è il rifiuto della politica estera dei decenni a cavallo del millennio. E di una proiezione imperialistica estranea alla storia e alla società americane. Voltarle le spalle non è isolazionismo, ma bilanciamento tra interessi e risorse. Di William A. Hay

IL DOLLARO RESTA IMPERIALE
La divisa statunitense, che si è rivalutata negli ultimi anni, è la moneta di riserva mondiale per definizione. Solo gli Stati Uniti hanno la forza militare, le garanzie del diritto e il grande mercato finanziario che possono assicurare tale primato. Di Giorgio Arfaras

GLI STATI UNITI TENGONO IN PUGNO IL TRIDENTE DI NETTUNO
Emerso nell’Ottocento e affermatosi nel Novecento, il potere marittimo statunitense non è in discussione. La flotta è lo strumento con cui Washington controlla il mondo dal 1945, anche se deve tornare a ragionare in termini mahaniani per vincere le sfide del XXI secolo. Di Alberto de Sanctis

IL PROTEZIONISMO DI TRUMP È UN BLUFF
Gli slogan antiglobalizzazione sono stati una scaltra tattica elettorale per accaparrarsi il voto della working class impoverita. Raggiunto lo scopo, prevarranno gli interessi del grande capitale, ben rappresentato nell’amministrazione. La chiusura non conviene a nessuno. di Bruce Livesey

GEOPOLITICA DEI MARI CINESI
Gli imperativi strategici di Pechino e Washington collidono nelle acque limitrofe alla Repubblica Popolare, cruciali per difendere il nucleo dell’Impero del Centro e i suoi interessi commerciali. L’incidente è sempre dietro l’angolo ma nessuno vuole la guerra. di Giorgio Cuscito

LA CINA ALLA PROVA DI TRUMP
Le misure protezionistiche di The Donald vanno contro gli interessi di Pechino, che punta alla globalizzazione. A meno che gli Usa non attacchino la Repubblica Popolare, questa manterrà una postura passiva in Asia-Pacifico. di Zhu Feng

MOSCA E WASHINGTON, INCOMPATIBILI SUL PIANETA TERRA
Gli Stati Uniti non rinunceranno al dominio globale né la Russia alla sua autonomia. La sfida è destinata così a continuare. Le colpe americane e le ricette russe per un nuovo approccio. L’incognita Trump e il peso dei paesi provocatori. Onu 2.0 la soluzione possibile. di Vitalij Tret’jakov

LA VITTORIA DELLA RUSSIA E IL NUOVO CONCERTO DELLE NAZIONI
L’ordine unipolare americano sta cadendo a pezzi. Ad abbatterlo sono le sue contraddizioni interne, non Mosca, che però ora si trova dalla parte giusta della storia. Serve un ‘nuovo concerto delle nazioni’ fra Russia, Cina e Stati Uniti. di Sergej Karaganov

L’EUROPA VISTA CON GLI OCCHI DELLA CINA
Lo smarrimento degli europei è incomprensibile ai cinesi, che affrontano sfide ben maggiori e vedono nell’Ue un successo a cui aspirare. Afasia tedesca, questione generazionale ed egoismi nazionali si fondono in un mix potenzialmente esplosivo. di Hu Chunchun

LA GERMANIA AMA TANTO L’EUROPA DA VOLERNE DUE
Il processo di disgregazione dell’Ue prosegue. Trump attacca i tedeschi in ambito comunitario e i mercati scommettono contro l’euro. Quanto potrà durare il ‘mediterraneismo’ di Draghi? Il dramma greco e l’incognita italiana. di Fabrizio Maronta

LA STRATEGIA INGESSATA DELLA GERMANIA
Scarsa flessibilità, mancanza di solidarietà, insieme a una politica arrogante e miope, isolano Berlino dall’Europa. E mettono a rischio l’Ue. L’euro come fattore divisivo. Il mito del Superstato. L’alternativa utile è un’integrazione à la carte. di Heribert Dieter

LO SPECCHIO FRANCESE RIMPICCIOLISCE L’ITALIA
Il Belpaese resta terra di conquista per i cugini d’Oltralpe. Parigi ha più Stato, conosce i suoi interessi e sa meglio gestirli. Roma deve saldare risparmio, investimenti e crescita imprenditoriale se vuole salvarsi. Rischi politici e problemi interni frenano entrambe. di Alessandro Aresu

TRUMP SI TIENE STRETTO IL GIAPPONE DI ABE
Dal temuto incontro con il leader americano il premier nipponico torna con un insperato bottino: Tōkyō resta pietra angolare di Washington in Asia orientale per sicurezza, commercio e in chiave anticinese. Un tesoro da spendere per riformare il paese. di Nello Puorto

NARENDRA MODI E IL POSTO AL SOLE PER L’INDIA
Sulla scena mondiale, Delhi gioca come battitore libero ma sempre in difesa. Ora il premier nazionalista vuol mandare in soffitta il tradizionale e paradossale immobilismo con una svolta dai contorni ancora opachi. La concorrenza a tutto campo con la Cina. di Francesca Marino

L’ISLAM, NON L’OCCIDENTE DECIDERÀ IL FUTURO DEL MEDIO ORIENTE
Nello spazio mediorientale è in corso una guerra intra-musulmana destinata a durare. La provvisoria prevalenza dell’asse sciita e il disastro sunnita. Americani ed europei hanno sbagliato il possibile. La scommessa russa e la resistenza dell’Iran alla prova di Trump. di Carlos

ELOGIO DEL DISORDINE MONDIALE
Il disegno della superpotenza unica, fondato sul Washington consensus, è ormai tramontato. Le tre aree del mondo. La ‘pace dei settant’anni’ e il ‘club dei sette imperi’. Il pericolo di guerra non viene dall’anarchia, ma dalla pretesa di imporre l’ordine. di Aldo Giannuli

LA FINANZA OCCIDENTALE DOMINA IL MONDO
Il nostro pianeta è un campo di battaglia dove si compete per la distribuzione del potere relativo agli scambi di prodotti e servizi a più alto valore aggiunto. La prevalenza delle istituzioni finanziarie e delle banche americane e anglosassoni. di Alessandro Pansa

PRESBITOCRAZIA: I GIOVANI SENZA POTERE
In tutto il mondo le nuove generazioni si sentono private del futuro. Dalla chiusura autistica alla rivolta, le diverse declinazioni del disagio. Il caso africano. Banlieuesards, indignados e seguaci di Occupy: forme del ribellismo occidentale. Il monito di Unamuno. di Mario Giro

IL FALSO MITO DELLO SCONTRO DI CIVILTÀ
L’uso della paura a fini geopolitici è una costante della storia umana. L’odierno jihadismo ha matrici socioeconomiche, non cultural-religiose. Il terrorismo non si cancella, ma si può circoscrivere senza svendere la libertà. di Rosario Aitala

LA VALENZA GEOPOLITICA DEL COMPLOTTO
Molte decisioni politiche si prestano a una lettura cospiratoria. Ma l’accusa di cedere al complottismo viene utilizzata come strumento per invalidare l’analisi. Comprendere gli interessi delle parti aiuta a distinguere le fantasie dalle ipotesi concrete. Istruzioni per l’uso. di Germano Dottori

IL LATO OSCURO DEGLI ALGORITMI E DEI LORO PADRONI
L’uso spregiudicato di specifici modelli matematici ha cambiato il destino europeo e americano con l’arrivo di Brexit e Trump. La sfida per il potere tra i big della Rete è in corso. Chi c’è dietro la finta neutralità delle formule algoritmiche. Il mondo di Alphabet. di Francesco Vitali Gentilini

L’ALGORITMO COMANDA IL MONDO
La rivoluzione informatica ha sottratto la potenza di calcolo all’alveo della sovranità nazionale. Dopo lustri di primato della Silicon Valley, lo Stato passa al contrattacco. A Taormina la prima resa dei conti. Se Zuckerberg diventa presidente. di Michele Mezza

TROPPI POTERI NEL MERCATO DEL PETROLIO
I protagonisti tradizionali del mercato del greggio sono in fase di trasformazione, mentre l’Arabia Saudita ha perso il rango di swing producer. Torna in rilievo il ruolo di Wall Street, con le sue batterie di algoritmi. La partita dello shale nordamericano. di Margherita Paolini

GEORGE SOROS: IL POTERE OMBRA CONTRO TRUMP
La parabola del magnate ungaro-americano, considerato il cospiratore per eccellenza. La sua strategia è parallela al globalismo finanziario statunitense, minacciato dall’approccio trumpiano di reindustrializzazione del paese. Tra Karl Popper e Ján Kozák. di Luca Mainoldi

L’EGEMONIA GRAMSCIANA DELLE AGENZIE DI RATING
I titani anglo-americani della valutazione della solvibilità sono un ingranaggio cruciale del controllo mondiale sulla finanza. L’ortodossia neoliberale premia i paesi che vi aderiscono e svantaggia chi non s’adegua. Ma per l’euro contano più le ambiguità dell’Ue. di Karthik Sankaran

GEOPOLITICA DELLE ARMI AUTONOME
Campi di battaglia non umani prerogativa di cibernetica e robot: ormai lo scenario è più che plausibile. Ma per ora le tecnologie belliche continuano a essere funzione dei progetti geopolitici delle potenze che le impugnano. Chi guida e chi segue. di Giampiero Giacomello