Descrizione
Il volume affronta nella loro autonomia le forme metriche della contemporaneità poetica italiana. Il Novecento ha visto il trionfo del verso libero, che costituisce una mutazione rispetto alle caratteristiche del sistema tradizionale, attivo sin dalle origini della letteratura italiana. E nella presa d’atto di tale discontinuità risiede la motivazione prima di questo lavoro. Non sono tuttavia trascurati i padri del moderno (Leopardi e Carducci, oltre a Pascoli e D’Annunzio), né sono dimenticati i momenti di ripresa del passato, le persistenze cioè della tradizione sullo sfondo della libertà. Insieme, sono analizzate le esperienze che, dagli anni Sessanta del Novecento in poi, hanno tentato di uscire da quell’opposizione e di percorrere altre (postmoderne?) strade.