Emanuela Zuccalà

Sopravvissuta ad Auschwitz. Liliana Segre, fra le ultime testimoni della Shoah

Emanuela Zuccalà

Paoline 2009
Brossura editoriale con sovraccoperta illustrata, in 8vo, pp. 140; alcune fotografie in b/n
Ottime condizioni
ISBN 883152769X

6,00

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Descrizione

Abitare, per un anno, nella città artificiale del male assoluto. Lavorare, da adolescente, a un minuto ingranaggio della sterminata fabbrica della morte. Portare inciso sul braccio sinistro, ancora dopo sessant’anni, il numero-simbolo della malvagità umana ed essere qui a raccontarlo. Esprimendo, contemporaneamente, un inesauribile amore per la vita. La storia di Liliana Segre sorprende, indigna e riconcilia. Bambina ad Auschwitz nel 1944, deportata perché ebrea, oggi è una delle ultime testimoni della Shoah, fra le poche a riuscire ancora a rivivere davanti a una platea – in genere di giovani e di studenti – una simile tragedia personale e collettiva. Un tessuto di coincidenze ed eventi quasi romanzeschi l’ha condotta indenne – nello spirito, oltre che nel corpo – fuori dai cancelli del campo di sterminio. Liliana Segre è testimone pubblica della Shoah dal 1990: in questo libro, per la prima volta, racconta se stessa in profondità, le ragioni più intime che l’hanno spinta a condividere il suo dramma privato, l’assurdo ritorno alla vita dopo il viaggio nella città della morte che doveva essere di sola andata. Ma a parlare sono anche i ragazzi che l’hanno ascoltata, in un’antologia di lettere e bigliettini scritti di getto e consegnati alla nonna che è stata tredicenne ad Auschwitz.

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