Mario Luzzatto Fegiz

Troppe zeta nel cognome. Vizi pubblici e private virtù di un critico musicale

Mario Luzzatto Fegiz

Prefazione di Pippo Baudo
Hoepli 2017
Copertina rigida con sovraccoperta illustrata, in 8vo, pp. 256
Buone condizioni, lievi mende alla sovraccoperta, scritte alle ultime due pagine, pieghetta a una pagina
ISBN 9788820378288

5,00

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COD: S17.656/780 Categorie: , ,

Descrizione

Cosa prova prima di andare in scena Ornella Vanoni? È vero che “Il cielo in una stanza” di Paoli è nata in un bordello e che Sting è un grande amatore? Cosa si nasconde dietro a uno scoop? E come interagisce un critico di un grande giornale con gli artisti? Come nasce una canzone? E una recensione? Come mai Pavarotti si è convertito al pop? Come si fa a incontrare Mina senza farsi cacciare? È davvero possibile essere obiettivi con l’artista che ti coinvolge nel suo processo creativo? O restare calmi quando squilla il telefono e all’altro capo ci sono Bob Dylan o Vasco Rossi? O quando una sera a cena da Gianni Versace i Take That cantano in coro con Elton John che si cimenta su una pianola giocattolo mentre Robbie Williams bacia sulla bocca a bruciapelo solo le signore più attempate? Il più noto e longevo critico musicale italiano vuota il sacco su 50 anni di musica, giornalismo, politica e cultura vissuti fra Rai e Corriere della Sera, svelando retroscena e dettagli di star italiane e straniere. Senza fare sconti a nessuno, soprattutto a se stesso, in un percorso musicale e spirituale dove succede un po’ di tutto e in cui, alla fine, la fede e la musica vincono e convivono come valori assoluti. Un diario intenso in cui pubblico e privato si mescolano in un racconto avvincente nel quale emerge il complesso legame di amore-odio che spesso caratterizza i rapporti fra il critico e gli artisti.

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